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Showing posts from March, 2025
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  CIBO SENZA CONFINI Il pensiero fugge ad un cibo da treno, da viaggio, veloce vortice tra i sapori e gli odori di luoghi lontani. Un viaggio attraverso i vagoni di esperienze vissute, di attimi, di sensazioni, di incontri avuti. Il “Tchai Tchai” su un treno indiano, quel gusto che ti pervade nel torpore di un lungo procedere. Il “Samosa, chapati” su un bus tra le colline d'Africa, tra le mille colline verdi del Rwanda, in un percorso di sbalzi e speranze di giungere alla meta. La tilapia sulla riva di un lago, il lago Kivu, il mare, ancora, di Rwanda. Cibo d'Oriente, cibo di continente nero, cibo di strada, intrecci di gusti e colori. E poi ancora, riso, thé, manioca, patate, caffé ... alcuni vagoni del treno di un cibo senza confini, nutrimento per una reciproca conoscenza, senza documenti da mostrare alle frontiere. LE STORIE DEGLI ALTRI Le storie degli altri, carpire tra gli sguardi, su un treno, su un bus, in viaggio. Le storie degli altri, carpire tra i passi, camminando ...
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  Soffitte di case in collina ricolme di vecchie polaroid sbiadite dal tempo e dalla polvere, soffitte Planetari per esplorare il cielo il mondo il sesso e ci credevamo astronomi viaggiatori amatori a nove anni a nove ore di volo adesso e per la prima volta dopo venti anni sei in viaggio verso di me; cercherò il tuo aereo tra le stelle del mio nuovo Planetario. ** Stefano Errico è nato il 25 maggio 2002, a Milano.  Scrive da che ha memoria. Ha sempre alternato la scrittura in versi (la forma  che tuttora più apprezza ed utilizza) ad alcune prose. Negli anni ha virato con decisione verso la  poesia, pubblicando una raccolta con Calibano Editore (2023). Ha ripreso da poco la prosa, da  alcuni mesi, lavorando oltre ai progetti principali delle sillogi poetiche, ad un romanzo che procede  zoppicando.  Nel 2023 ha collaborato con l’associazione LoSbuffo, scrivendo articoli di letteratura e cinema . Sue poesie e racconti sono stati pubblicati su blog indipen...
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l’ amuleto, appunti sul potere di guarigione della poesia , di Valerio Grutt, edito nel 2021 da  AnimaMundi all’interno della collana piccole gigantesche cose, rappresenta un baluardo di salvezza.  Scelto da Giulia, questo piccolo gigantesco libro, offre al Collettivo la possibilità di rendere omaggio  a quanto scaturito dall’energia del nostro primo incontro con l’autore. È il 2023 quando le mani di Giulia incontrano, per la prima volta, l’amuleto. Quel giorno il sole splendeva, il profumo del mare abitava i nostri polmoni, la vita del porto scorreva  gioiosa, tanti poeti in attesa dell’ incontro. Noi non lo sapevamo ancora, ma lì, tutto, ebbe inizio. Mentore e amico, faro nel buio dell'insicurezza nei nostri primi approcci poetici, Valerio è stato per  noi ed è, guida nella tempesta. Chiedere è un’arte sacra saperlo fare con grazia come gli alberi nel loro raccoglimento cambia il volto del tempo, vola un vento dalla collina fino al mare, fino a noi. Saper...
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Sogno di un gaglianese migrante per l’ Africa La nott m t sonn, paes m, m sonn ca stench a rivin’ ma ch n’arriv mai anz’, par ch più camin e più m t’alluntan Ciert nott m sonn ch m trov alla svutata, ved iu castiell, la fonta, iu campanil ma quand par ch so’arrivat a iu frianil tutt ch na’vota m scumpar, cumma na nebbia ch m fuoss calata Allora mi risvej, trist e scunsulat, e p’tutt iu juorn stench c l’angustia: mo m n rivaj, mo lass tutt, chu stench a fa’ a sta terra scunusciuta a sta terra d’Africa, ch stu call brutt? E gir p’ la casa, esc da for, rentr daventr, m mett a fa’ ca ccosa e, pian pian, par ch m passa, ma cumma ved u sol ch tramonta m ci rimette ‘na pena dentr iu cor... A notru ‘nzign, a Gajan, sona vntunora, mi pare di sintirj iu campanon, ch rintona fina alla Vucenna, fin a Catoll, fin a iu Vriccial Ogn tuocc è nu ricuord, ogn tuocc, mò, è nu dulor e più ci penz e più m sent mal Allora m la pij c’ sta sorta ch ma purtat a lavurà luntan mò, na’ cosa sola vulessa prima del...
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Murale di Mahmud Darwish, edito in lingua italiana da Epoché nel 2005, rappresenta per il collettivo un vero e proprio dono. Arrivato a Giulia, che l’ha scelto per noi, grazie alle mani preziose di un’anima saggia, offre al lettore la possibilità di abbandonasi totalmente alla parola poetica e fare esperienza tangibile della Verità; perfino oggi dove sembra essere “la grande assente”. L’ombra nitida dei sinonimi, la precisione del significato. --- Tu sei la mia verità, io il tuo interrogativo. Abbiamo ereditato solo i nostri nomi. Tu sei il mio giardino, io la tua ombra al crocevia del canto epico …  Fin dalle prime pagine il poeta concede al lettore il privilegio di entrare nel suo sguardo in un delicato momento di passaggio, sospeso tra la vita e la morte.  Tra la morte e la resurrezione Darwish ci guida in un viaggio che prende i connotati del sublime. Non sogno  di sognare. Ogni cosa è reale.  So che abbandono me stesso… e m’involo. Sarò ciò che diventerò nell’ul...