
CIBO SENZA CONFINI Il pensiero fugge ad un cibo da treno, da viaggio, veloce vortice tra i sapori e gli odori di luoghi lontani. Un viaggio attraverso i vagoni di esperienze vissute, di attimi, di sensazioni, di incontri avuti. Il “Tchai Tchai” su un treno indiano, quel gusto che ti pervade nel torpore di un lungo procedere. Il “Samosa, chapati” su un bus tra le colline d'Africa, tra le mille colline verdi del Rwanda, in un percorso di sbalzi e speranze di giungere alla meta. La tilapia sulla riva di un lago, il lago Kivu, il mare, ancora, di Rwanda. Cibo d'Oriente, cibo di continente nero, cibo di strada, intrecci di gusti e colori. E poi ancora, riso, thé, manioca, patate, caffé ... alcuni vagoni del treno di un cibo senza confini, nutrimento per una reciproca conoscenza, senza documenti da mostrare alle frontiere. LE STORIE DEGLI ALTRI Le storie degli altri, carpire tra gli sguardi, su un treno, su un bus, in viaggio. Le storie degli altri, carpire tra i passi, camminando ...