
Cinque poesie e una parola sola Maria Rosaria De Santis Stanotte la città mi è esplosa tra le dita. Io non sapevo delle mani mozzate, del fuoco e delle urla dei feriti e solo immaginavo la città compatta e chiusa, il freddo dritto di novembre, i volti bassi, gli incroci e gli incontri clandestini. Ora tutto mi appare com’è: la notte e il vero. Ed è bastata una parola sola. ** E ti riempio di domande perchè voglio che mi parli sempre. Tutti attorno non lo sanno che la parola mi stordisce e parlano come non fosse niente. Per favore mi racconti che hai pensato, se hai discusso mai con torto, ti è piacevole stupire o sei fedele all’intenzione? La parola violenta è sufficiente, così succede a diventare umani: tu sapresti cosa dire ad un uomo mentre muore. ** Iniettati nella pelle i miei errori ed intrecciata tra i capelli la vergogna, così cammino ancora tutta intera e mi stupisco dei miei passi sempre dritti e che nessuno mi disprezzi o mi colpisca. Questo è l’odore degli umani: ognuno cus...