Illustrazioni di Gioia Marchegiani
InternoPoesia, 2024
— Mamma, mamma, chiudi gli occhi!
— Tonto, non vedi che li ha chiusi da un pezzo?
— Ma dobbiamo, dobbiamo farle una sorpresa.
— Le sorprese non funzionano
se uno è in letargo.
— E invece sì, le sorprese sono
universali.
— Allora facciamogliela.
Facciamo la sorpresa.
*
Un bambino si è fatto un cavalluccio di mamma, ci è montato sopra
e le ha tenuto i palmi sugli occhi tutto il tempo
sembrava volesse galoppare lontano tanto le ginocchia
eccitate premevano e spingevano e gattonavano anche.
L’altro bambino come una cerimonia ha schiuso aperto
spalancato la finestra più grande
così una folata d’inverno
ha inondato la stanza di gelo frizzante.
— È la neve, mamma.
— È tutto bianco fuori, tutto.
Un ramo di nespolo si è spezzato, le strade non si vedono
più e neppure la spazzatura si vede, mamma!
— Mamma, è uno spettacolo.
La neve
la città se l’è mangiata.
Poi non si sa se per coincidenza o più verosimilmente per magia
ha iniziato a nevicare.
Proprio in quell’istante, proprio dentro la finestra aperta. E così
non c’è stato più spazio per le parole perché i fiocchi hanno iniziato a dire
tutto quello che c’era da dire
timidi, ma senza più limiti o confini.
Un fiocco ha chiesto permesso
si è accomodato sul divano, per poco
pochissimo che subito si è trasformato in
goccia e il divano se l’è bevuto.
Un altro fiocco è andato a finire
tra i libri. Te l’immagini stasera
la biblioteca sicuro ubriaca di neve.
E all’improvviso un fiocco gonfio
rapido si è diretto preciso
preciso sulla bocca
della mamma e là si è fermato.
I bambini l’hanno fissato, quel fiocco di neve spavaldo,
pensavano all’unisono mamma, la neve ti bacia, tanto sei bella, mamma come una principessa, svegliati,
mamma, la neve ti bacia.
Ma le labbra di mamma, si sa, sono brace che dorme
e il fiocco sfrontato all’istante è diventato
lacrima, e niente da fare.
*
La mia mamma
non la sveglia il caffè
e neanche una cannonata
non la sveglia neanche la neve
se la bacia.
Claudia Mencaroni. È nata a Brindisi nel 1979, in primavera; viene dai libri e dal teatro. Si occupa di editoria, formazione e opportunità di incontro tra persone e poesia, esperienza dalla quale è nato Crescere poeti -- Educare e educarsi allo sguardo e al linguaggio poetico (VerbaVolant edizioni 2024). Scrive libri per bambine e bambini (il suo Nel regno di Nientepopodimenoché è stato finalista al premio Malerba 2022, Seb e la conchiglia finalista al premio Andersen 2019), racconti per i grandi che imparano l’italiano e poesie che legge a bassa voce. Letargo (InternoPoesia 2024) è il suo primo prosimetro. Vive a Roma.
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