La caverna
Goccia dopo goccia.
Dall’alto gocce d’acqua cadono su di me.
Rigano il mio dorso, le mie spalle, i miei capelli.
È un attimo e sento freddo.
Sono fredda come la roccia
che mi circonda.
In questa grotta, una caverna,
nera, di roccia nera che tocco
con le mie mani e sento
gocce su di me che sono nera
e dura e immobile.
*
Un uomo e la sua terra
Lentamente
un uomo cammina sulla sua terra.
Fatica negli occhi e nelle braccia.
Brulla e spoglia la terra lo abbraccia
e nel buio lui la nutre
del suo infinito amore.
E come grinfie docili
solchi sulla terra
e grandi zolle e passione.
Alle luci dell’alba
gli occhi lontani di una bambina,
colmo il suo cuore di ricordi.
*
Vacillare
Ad occhi chiusi
nel tepore sulla soglia
della fine,
amplifico il boato
sorprendente.
Da lontano arriva e le anime sveglia.
Mi aggrappo.
Lenzuolo o ancora di salvezza.
Colpita. Agli arti, alla gola, al cuore.
Tutto trema e vacilla intorno a me.
Dentro rantolo, contorcendomi.
Fuori resto inerme, ancorata
al mio lenzuolo.
Ovattata è la realtà.
Da lontano sento oggetti
che si stringono e si lasciano.
Ancora si stringono e si lasciano.
Occhi nel vuoto.
Fuggo e rimango.
E continua attorno a me
la danza delle cose.
*
La scatola
Nel negozio delle scatole della vita
compro una scatola di vetro.
Entro nella scatola di vetro
e vivo nel timore.
Una pioggia di catene
piove sulla scatola di vetro.
Tanti infiniti pezzi di vetro minuscoli.
Una trappola di vetro e acciaio.
Nel negozio delle scatole della vita
qualcuno compra cesoie
e delicatamente spezza le catene.
Allontano i pezzi di vetro, ogni singolo pezzo.
Sono di nuovo io.
*
P di...
Penso piano perché
piango come un fiume
in piena e spero
ancora
nella porta aperta
al mio canto.
***
Antenisca Sapio, classe '90, vive a Parigi ma non dimentica l'Abruzzo, dov'è nata.
Studia Lettere moderne a Chieti e poi a Torino prima di prendere il treno per la Francia e non tornare più.
Insegna italiano agli adulti e ai bambini e nel frattempo cerca di ritrovare quella vena poetica che aveva quando era piccola.
» foto di Fitra Pranadjaja
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