
Dovresti accorgerti, ora, del vento che schioma le fronde –
che sposta il piede dall’asse,
che svola il falco di fronte.
Dovrebbe importarti, quindi, di ogni pezzo che si nasconde –
uno disperso tra le ombre,
quello inconcluso sul bordo,
l’altro atteso qui nel mondo.
Dovresti chiederti, forse, se dal fondo ci sia ritorno –
se distrarsi non sia poi un inganno,
se ritagliarsi parole non sia un furto.
Dovrebbe ricordarti, dunque, di legartele al polso –
affinché le muti in guadagno,
cosicché trattenga un possesso,
perché ricostruisca un posto.
*
Un breviario di lingue ti dice il mondo,
un rimario di formule vecchie e nuove
da trascrivere attento nel tratto del sangue,
incantesimi per colmare il divario
e da scagliare intento sopra il calvario.
Ma se vorrai usare la parola
davvero sul tuo percorso dovrai
stilare con cura ben altri volumi:
- Un bestiario per maturare lo scempio.
- Un cifrario a tenere il conto alle cose.
- Un glossario per ricordare ogni cambio.
- Un sacrario a custodire una frase.
Nel destino che sveli stanno i tuoi numi,
nella piega del foglio che additerai
ogni volta a rafforzare la gola.
*
– Che la parola non sia per te il fardello,
il peso che schiaccia e incrina la vertebra
stanca su un cammino ammalato che schianta,
ma neanche l’immagine accorta che salva,
scalza il dolore con ogni risposta
alle cose distorte, al loro tranello –
Capire quindi di dovere portarla
come un’arma, un’orma o una forma
battuta e raccolta, avvolta o trascritta
da appendere stretta e sentirle di porla
bene sul collo, sul polso o sul fianco.
**
Paolo Andrea Pasquetti (Roma, 1995) è laureato in Lettere Moderne all’Università di Roma La Sapienza con una tesi in filologia e critica dantesca e in Filologia Moderna, presso la stessa, con una tesi di letteratura e lingua latina su una comparazione letteraria tra Ovidio e Tolkien per la quale, nel 2023, è stato premiato come laureato eccellente Sapienza del suo anno accademico. Vive e insegna come docente di lettere nella scuola secondaria a Rieti. Nel 2020 vince il concorso “Libera i tuoi versi –Abbracci poetici” con la poesia Le campane che dissolvono il suono. Dal 2021 cura il progetto di divulgazione Radura Poetica, del quale è creatore e direttore, presente sul web e sulle principali piattaforme social. Nel 2023 ha pubblicato la sua prima raccolta di poesie, Canti del ritorno (AttraVerso Edizioni).
Comments
Post a Comment